Comparatore di Ertel

identificativo: 381
stato conservazione: Cattivo
categoria: Metrologia
parola chiave: Metrologia
bibliografia: Catalogo generale strumenti IGM 1922 pg 10

Con questo comparatore, eredità dell'Officio Topografico di Napoli – che lo acquistò fin dal 1858 con la tesa Ertel – furono eseguite la prima volta da Prof. Schiavoni le comparazioni fra la detta tesa e le spranghe dell’apparato di Bessel, ed rimase in uso fino all’impianto del Comparatore a contatti Wanschaff. Si componeva di un parallelepipedo vuoto di legno stagionato dipinto a olio e poco più lungo di 2 tese (1 tesa = mt 1,949037). Alle due estremità del parallelepipedo due telaini di bronzo ognuno con sopra un cuneo orizzontale di acciaio fisso, ed un cilindro pure d’acciaio, scorrevole in una scanalatura, un estremo conformato a calotta sferica, e l’altro a cuneo. I due cilindri, i quali sono dello stesso diametro, si muovevano lungo la stessa direzione, uno verso l'altro. Tutto l’apparato viene sostenuto da due cavalletti. Ciascun cavalletto ha sopra due traverse di ferro che, per mezzo di quattro viti, fissate a coppia alle traverse stesse potevano sostenere le casse contenenti le spranghe, all’altezza conveniente per essere in allineamento coi cilindri, e porle orizzontali. Per poter determinare la lunghezza del comparatore andava misurato con un campione di misura. Perciò andava unito a questo comparatore la tesa di acciaio di Con questo comparatore, eredità dell'Officio Topografico di Napoli – che lo acquistò fin dal 1858 con la tesa Ertel – furono eseguite la prima volta da Prof. Schiavoni le comparazioni fra la detta tesa e le spranghe dell’apparato di Bessel, ed rimase in uso fino all’impianto del Comparatore a contatti Wanschaff. Si componeva di un parallelepipedo vuoto di legno stagionato dipinto a olio e poco più lungo di 2 tese (1 tesa = mt 1,949037). Alle due estremità del parallelepipedo due telaini di bronzo ognuno con sopra un cuneo orizzontale di acciaio fisso, ed un cilindro pure d’acciaio, scorrevole in una scanalatura, un estremo conformato a calotta sferica, e l’altro a cuneo. I due cilindri, i quali sono dello stesso diametro, si muovevano lungo la stessa direzione, uno verso l'altro. Tutto l’apparato viene sostenuto da due cavalletti. Ciascun cavalletto ha sopra due traverse di ferro che, per mezzo di quattro viti, fissate a coppia alle traverse stesse potevano sostenere le casse contenenti le spranghe, all’altezza conveniente per essere in allineamento coi cilindri, e porle orizzontali. Per poter determinare la lunghezza del comparatore andava misurato con un campione di misura. Perciò andava unito a questo comparatore la tesa di acciaio di Con questo comparatore, eredità dell'Officio Topografico di Napoli – che lo acquistò fin dal 1858 con la tesa Ertel – furono eseguite la prima volta da Prof. Schiavoni le comparazioni fra la detta tesa e le spranghe dell’apparato di Bessel, ed rimase in uso fino all’impianto del Comparatore a contatti Wanschaff. Si componeva di un parallelepipedo vuoto di legno stagionato dipinto a olio e poco più lungo di 2 tese (1 tesa = mt 1,949037). Alle due estremità del parallelepipedo due telaini di bronzo ognuno con sopra un cuneo orizzontale di acciaio fisso, ed un cilindro pure d’acciaio, scorrevole in una scanalatura, un estremo conformato a calotta sferica, e l’altro a cuneo. I due cilindri, i quali sono dello stesso diametro, si muovevano lungo la stessa direzione, uno verso l'altro. Tutto l’apparato viene sostenuto da due cavalletti. Ciascun cavalletto ha sopra due traverse di ferro che, per mezzo di quattro viti, fissate a coppia alle traverse stesse potevano sostenere le casse contenenti le spranghe, all’altezza conveniente per essere in allineamento coi cilindri, e porle orizzontali. Per poter determinare la lunghezza del comparatore andava misurato con un campione di misura. Perciò andava unito a questo comparatore la tesa di acciaio di Ertel.