Lo strumento destinato a prese di fotogrammetria terrestre consta di un teodolite, di una camera fotografica. Il teodolite è un normale teodolite a cannocchiale centrale astronomico, anallattico, a lunghezza costante; il rapporto diastinometrico del micrometro è 100. I cerchi sono del diametro di circa 13 cm.; sono divisi di 20’ in 20’. Le letture vengono fatte con microscopi diametralmente opposti, portanti un micrometro nel quale l’intervallo di 20’ del cerchio è diviso in dieci parti (2’); l’apprezzamento della decima parte di queste divisioni dà l’approssimazione di 12”. La livella zenitale è rettificabile; La livella azimutale è stata sostituita da due livelle fra loro normali fissate sulla camera fotografica. La camera fotografica del formato 13x18 è di forma prismatica. Sulla faccia minore porta l’obbiettivo Ortho Protar 1:12,5, munito di diaframma a lamelle e di filtro giallo. L’obbiettivo può subire un movimento di traslazione (dell’entità di +-30mm) secondo la verticale. Sulla faccia opposta alla minore si trova il piano focale. Al piano focale può essere affiancato un telaio portante un vetro smerigliato o il portalastre. Su tre tamburi si possono imporre i distintivi della stazione del fotogramma (lettere, numeri romani e numeri arabi) destinati a rimanere impressi nella lastra. L’otturatore, centrale a lamelle, viene applicato esternamente all’obbiettivo.