Il prototipo di questa tavoletta fu realizzato presso l’Officina dell’IGM nel 1930 su progetto dell’Ing. Gino Giotti e del Capo Officina Giulio Salvatori. Da questo è derivato il modello che servì a rinnovare il corredo topografico dell’IGM, costruite dall’Officina Galileo. Si tratta di uno strumento adatto per rilievi di vaste dimensioni e fu studiato per abbinare precisione con leggerezza. La diottra, leggera e compatta ha il cerchio e tutti gli organi di rettifica protetti come pure lo è il cannocchiale a focamento interno..L’alidada è costituita da una riga rigida con bordo graduato in mm. La colonna, rispetto all’alidada è mossa tramite una vite d’inclinazione, controllata da una livelletta.Solidale all’asse di rotazione del cannocchiale una livella a doppia curvatura, munita di mirino e degli organi di correzione per rendere l’asse normale a quello del cannocchiale. A lato del cannocchiale il mirino del microscopio di lettura del cerchio verticale, il quale è inciso in vetro ed è chiuso in una scatola. Il cannocchiale è a lunghezza invariabile (200 mm); l’obiettivo ha apertura di mm 36. Cannocchiale anallattico con filo diastimometrico 100 a tre fili incisi su vetro. Cerchio diviso in sesti di grado e la lettura con microscopio a reticolo fisso può stimare i primi.