Lo strumento risalente alla prima metà del xix secolo e acquistato dall’Officio Topografico di Napoli, per le determinazioni di longitu­dine del sistema geodetico di riferimento del Mezzo­giorno nel 1879 venne tra­sferito a Firenze, nella sede dell’Istituto Topografico Militare. L’anno seguente venne costruito un cupoli­no astronomico, in cui fu alloggiato lo strumento su due pilastri di marmo, con un articolato sistema di ancoraggio, e un sistema di solleva­mento ancorato al soffitto del cupolino, per consentirne il sollevamento e «farne l’inversione». Ai collari del cannocchiale era sospesa una grande livella per correggere l’orizzontalità dell’asse; e una mira, per la correzione dello strumento ,venne poi posta su una villa delle pendici di monte Morello, nelle immediate vicinanze di Firenze, a una distanza di 3979 metri (azimut 19”,51, zenitale 88°,25). Adesso lo strumento, tolto dalla sua collocazione, si presenta privo di oculare, dell’apparato di manovra e di sollevamento e di tutti gli altri accessori fra cui il reticolo e con la livella danneg­giata.